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Buongiorno Regione, rubrica del telegiornale regionale di Rai Tre, racconta l’esperienza del progetto PROMETHEUS nelle scuole.

Le materie scientifiche, ingegneristiche e tecnologiche (STEM) rappresentano una centrale sfida educativa per le nuove generazioni.

Il progetto PROMETHEUS propone un nuovo approccio all’insegnamento e alla divulgazione di queste discipline, provando a ripartire dal motore fondamentale di ogni conoscenza: la profonda #meraviglia.

Per saperne di più visita la nostra pagina dedicata.

La ricerca sul Sublime è al centro di tre articoli interessati al lavoro condotto dalla nostra lab co director Alice Chirico e dal director Andrea Gaggioli, insieme a Robert Clewis e David Yaden. Nell’ultimo studio su questa misteriosa emozione i ricercatori hanno cercato di comprendere se fosse innescata in maniera differente da uno stimolo virtuale naturale o artistico. Arte o Natura? Cosa ha più effetto su di noi? Grazie all’utilizzo di un video immersivo a 360° del quadro “Starry Nights” di Vincent Van Gogh e di una riproduzione fotorealistica della stessa location che diede spunto al quadro, si è potuto rispondere a questa domanda.

Leggi l’articolo su The Academic Times

Leggi l’articolo su EurekAlert

Leggi l’articolo su Psychology Today

Cos’è la creatività? Quali differenze fra creatività individuale e creatività di gruppo? All’interno della rivista online Officelayout vengono presentate una serie di suggestioni a partire dal lavoro di ricerca del nostro lab director Andrea Gaggioli, della nostra co director Alice Chirico e del professor Giuseppe Riva in merito al modello del Networked Flow:  sarebbero due le caratteristiche in grado di rendere un team “radicalmente creativo”. Da un lato, i membri del team devono sviluppare una profonda connessione a livello emotivo, cognitivo, comportamentale: Presenza Sociale. Dall’altro, individuare una sfida condivisa e mettere a fattor comune tutte le risorse e competenze per affrontarla: Flow di gruppo

Leggi l’articolo completo qui.

Katia Proietti Onorati con il suo “Che libri per Bacco!” conduce il radioascoltatore in un viaggio in voce tra emozioni, storie e sapori. Nell’episodio del 29 Marzo 2021 viene intervistata la nostra co-director Alice Chirico. La ricercatrice presenta il nuovo libro scritto a quattro mani con il director Andrea Gaggioli “La profonda meraviglia: la psicologia dei momenti di eternità” e gli ultimi lavori scientifici sul tema. Il sublime e la realtà virtuale diventano gli ingredienti fondamentali di una chiacchierata profonda sui temi principali della ricerca scientifica portata avanti dall’ExperienceLab, sottolineando come questi elementi possano diventare una risorsa ricchissima per la nostra vita.

Ascolta l’episodio qui.

Arte o natura, quale delle due è più efficace nell’indurre il senso del sublime?

Negli ultimi anni ci si è sempre più interessati al tema del sublime all’interno del mondo scientifico. Questa riscoperta della meraviglia ha portato numerosi studiosi a domandarsi cosa possa elicitarlo. L’arte e la natura sono due delle principali “fonti” di questa emozione, come ci racconta la nostra lab co-director Alice Chirico, all’interno della rivista online “Il Bo live” dell’Università di Padova. In uno dei più recenti studi condotti dalla dott.ssa Chirico, è stato preso il esame la Notte Stellata di Vincent Van Gogh per mettere alla prova questo dilemma. Sorprendentemente, ciò che è emerso è che lo scenario artistico e quello naturalistico avevano un’efficacia molto simile nel condurre un’esperienza generale di sublime.

Leggi qui l’articolo completo.

Immaginate alcune donne, ormai ottantenni, provenienti da un paesino sperduto, tal Daone in Trentino-Alto Adige. Un giorno qualsiasi, uno di tanti, le donne decidono di intraprendere un viaggio verso il mare (…) Sentono la necessità di provare qualcosa che non aveva mai potuto far parte delle loro vite fino a quel momento: immergersi nelle acque del mare

L’immagine di questo gruppo di donne anziane può aiutarci a comprendere meglio il complesso concetto di meraviglia e sublime: all’interno del celebre giornale “Il Sole 24 Ore” si parla del libro scritto a quattro mani dai nostri director e co-director Andrea Gaggioli ed Alice Chirico, “La profonda meraviglia: la psicologia dei momenti di eternità”. I due autori esplorano il tema della meraviglia e della sua applicazione scientifica in progetti quali Prometheus, fortemente focalizzati sull’educazione e le materie STEAM. Leggi qui l’articolo.

La creatività vien dormendo

Nell’ultimo numero della rivista Viveresaniebelli, il nostro lab director Andrea Gaggioli esplora il concetto di creatività e le sue potenzialità positive nella vita delle persone. In particolare, vengono presentati i benefici individuali per la salute e per il sonno, uno strumento potente per affrontare i problemi della vita, dai più piccoli ai più preoccupanti.

Arte, neuroscienze e nuove tecnologie: le sfide comuni di ambiti differenti che si intrecciano

L’intervista completa è accessibile qui.

Come può la riflessione estetica aiutarci a comprendere meglio il funzionamento del nostro cervello? La co-director di Experience Lab, Alice Chirico, cerca di rispondere a queste domande affrontando il complesso tema del rapporto fra arte e scienza, nello specifico fra le neuroscienze e la percezione estetica. Questa relazione percorre gran parte del lavoro di ricerca del laboratorio, fino ad arrivare alla riflessione sulle Transformative Experiences, il concetto di autotrascendenza e l’utilizzo della Realtà Virtuale nei contesti scientifici e di intervento. L’intervista di Artribune, una delle principali riviste digitali di arte e cultura contemporanea, permette di comprendere meglio questo complesso intrico di rapporti e relazioni, contestualizzandolo nel progetto Prometheus con Fondazione Cariplo su cui il laboratorio è attualmente al lavoro.

#eCatt, dall’emergenza Covid alla didattica del futuro

Durante l’emergenza sanitaria Università Cattolica ha garantito la continuità di lezioni, esami e lauree da remoto.

Qual è stato l’impatto della didattica a distanza sull’esperienza universitaria?

Il professore Andrea Gaggioli sottolinea che, nonostante le problematiche e difficoltà causate dall’emergenza dovuta al COVID-19, non dobbiamo pensare al digitale solo in termini pessimistici: piuttosto che ad una “sostituzione” della presenza in aula, occorrerebbe pensarla come una’estensione di possibilità, con la student experience sempre al centro.

L’articolo dell’HaffingtonPost

CattolicaNews

L’Università Cattolica propone quest’anno la prima edizione del master internazionale di primo livello in User Experience Psychology che, in collaborazione con POLI.design – Politecnico di Milano, intende formare nuovi professionisti che possiedano conoscenze e competenze operative nell’ambito dell’esperienza dell’utente (UX) e dei suoi diversi ambiti di applicazione. Per ricevere informazioni sul Master che inizierà a gennaio 2021 e avrà la durata di un anno e prevede l’erogazione di borse di studio. Tutte le informazioni sulle pagine del sito.


Andrea Gaggioli ospite a Elisir

Nella puntata di Elisir del 18/09 si è parlato di profonda meraviglia, approfondendo gli aspetti psicofisiologici di questa emozione complessa. Se vi foste persi l’intervento del professor Gaggioli potete trovare la puntata completa a questo link. Buona visione!

LINK PUNTATA: https://www.raiplay.it/video/2020/09/Elisir-110b38a5-e5fe-49c3-8fcc-f77016c99e5d.html

CORRIERE DELLA SERA / NEUROSCIENZE

17 Settembre 2020

Andrea Gaggioli e Alice Chirico sviscerano la profonda meraviglia nei suoi effetti legati a corpo e mente:

Link Corriere Della Sera: https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/cards/senza-parole-fronte-stelle-senso-meraviglia-che-potrebbe-anche-curarci/adattare-schemi-mentali_last.shtml

Corriere Della Sera Corriere Salute

Giovedì 3 Settembre 2020

“OH, CHE MERAVIGLIA!”

“Allo studio l’emozione che si prova davanti a ciò che <<stupisce>>”

Di Danilo Di Diodoro

Le esperienze ad alta intensità emotiva attraverso la realtà virtuale, Andrea Gaggioli ed Alice Chirico ci spiegano il potere terapeutico della meraviglia e come le nuove tecnologie possano essere utilizzate per alimentare questo stato d’animo che contiene dentro di sé il germe del cambiamento interiore.

corriere.it/salute ; pag 12-13


Perché il professionista della User Experience è sempre più richiesto

La crescente domanda di esperti in questa disciplina è motivata dalla consapevolezza che progettare esperienze ottimali per i propri clienti/utenti è sì un acceleratore degli obiettivi di business ma contribuisce anche all’evoluzione positiva della società.

di Andrea Gaggioli *

Oggi la parola “esperienza” – intesa come il modo in cui gli utenti percepiscono e interagiscono con un prodotto, un servizio o un sistema – è uno dei termini più frequentemente utilizzati nelle strategie di innovazione delle aziende e delle organizzazioni. Che si tratti di sviluppare un sito di e-commerce, un nuovo ambiente di apprendimento digitale, una app o una mostra interattiva – in tutti questi casi, l’obiettivo fondamentale è quello di riuscire a realizzare un’esperienza ottimale, ovvero, efficace, emotivamente coinvolgente, esteticamente gradevole, e possibilmente memorabile.

Raggiungere questo risultato richiede la capacità di leggere e soddisfare i bisogni delle persone, e saper analizzare le loro aspettative e motivazioni. Richiede, soprattutto, la capacità di arrivare a comprendere come rendere quell’esperienza unica, personale e autentica, sviluppando una profonda connessione con la psicologia dell’utente. Non in ultimo, entra in gioco l’abilità di tradurre queste dimensioni psicologiche in elementi di design – interfacce, modelli di interazione, contenuti – che siano accessibili a tutti, facili da usare e da apprendere. L’insieme di queste conoscenze rappresenta il nucleo centrale di una disciplina emergente – la User Experience (UX) – che è alla base di una delle professionalità più ricercate dal mercato del lavoro, e in particolare dal mondo digital: basti pensare che LinkedIn la include tra le top 5 hard skills più richieste dalle aziende nel 2020.

La crescente domanda di esperti di UX è motivata dalla consapevolezza che oggi progettare esperienze ottimali per i propri clienti/utenti è un acceleratore fondamentale della crescita del business: si stima che migliorare la UX di un sito web può tradursi in un incremento del tasso di conversione (la percentuale di visitatori che completano l’obiettivo desiderato) fino al 400%! Dall’altro lato, il gap relativo alla formazione di queste figure professionali è ancora elevato: diventare un esperto in UX richiede infatti lo sviluppo di un set di competenze multidisciplinari, che spaziano dall’interazione uomo-computer al design, dalla psicologia al marketing. A queste skill tecniche si aggiungono competenze “soft”, che includono la capacità di coinvolgere tutti gli stakeholders, saper collaborare creativamente all’interno di un team diversificato, costruire scenari e casi d’uso realistici, saper “metabolizzare” rapidamente grandi quantità di dati e informazioni, ed essere in grado di comunicare con efficacia.

Anche gli sviluppi futuri della UX sono all’insegna di un outlook di mercato estremamente positivo: le aziende hanno ormai maturato la piena consapevolezza che per avere successo nell’emergente “economia dell’esperienza”, dovranno puntare con decisione sul fattore UX. Tuttavia, per farlo dovranno confrontarsi con alcune sfide fondamentali: (i) aumentare la personalizzazione della propria offerta (che, nella sostanza, significa migliorare la capacità di comprendere i propri clienti, in termini di bisogni, aspettative, abitudini, stili di vita, ecc.); (ii) costruire fiducia nel brand, attraverso una storia di interazioni di successo; (iii) saper empatizzare con i propri utenti, riuscendo a coinvolgerli non solo sul piano razionale, ma anche (e soprattutto) sul piano emotivo.

Prendersi a cuore le esperienze delle persone non significa solo realizzare obiettivi di business, adattando la propria offerta in modo adeguato; significa anche contribuire all’evoluzione positiva della società, promuovendo un’innovazione più sensibile ai valori fondamentali della persona e della comunità. Questo si traduce, ad esempio, nella capacità di dare la giusta attenzione agli aspetti relativi alla sicurezza, alla privacy, all’etica e alla sostenibilità. La realtà virtuale/aumentata, la robotica, l’Intelligenza Artificiale, l’Internet degli Oggetti sono tecnologie che trasformeranno le nostre esistenze in modo radicale e irreversibile: ricondurre l’Uomo e la sua esperienza al centro del processo di innovazione è quindi una necessità ineludibile. Come sanno bene gli psicologi, l’esperienza è il motore fondamentale dei processi di cambiamento e dello sviluppo personale: quindi, diventare un experience designer significa anche assumersi la responsabilità di guidare i processi trasformativi della nostra società, e in definitiva, di plasmare il nostro futuro.

Docente di Psicologia generale, facoltà di Lettere e filosofia

IL MASTER IN USER EXPERIENCE PSYCHOLOGY

Il Master Internazionale di primo livello in User Experience Psychology offre competenze per la progettazione, la prototipazione e la valutazione di esperienze centrate sulla persona nell’interazione con prodotti e servizi digitali, attraverso una prospettiva che integra il mondo della psicologia con quello del design. Frutto della collaborazione fra Università Cattolica del Sacro Cuore e POLI.design – Politecnico di Milano, il corso si propone di formare figure che possiedano conoscenze e competenze operative nell’ambito dell’esperienza dell’utente (UX) e dei suoi diversi ambiti di applicazione, attraverso un mix unico di linguaggi e conoscenze interdisciplinari.

Ulteriori caratteristiche del corso sono la vocazione professionalizzante – grazie ai project work e all’esperienza di stage presso prestigiose aziende partner – e la personalizzazione delle competenze, attraverso l’identificazione dei percorsi più adatti alle esigenze formative dello studente e delle sue aspettative di carriera. Il Master offre inoltre la possibilità di entrare a far parte di un’ampia community di professionisti e ricercatori nell’ambito della UX e di essere costantemente aggiornati sui trend emergenti, grazie all’integrazione nel percorso formativo delle UX Talks, seminari tematici tenuti da esperti di rilievo internazionale.

Il Master inizierà a Gennaio 2021 e avrà la durata di un anno. I corsi si terranno tre giorni a settimana, dal vivo e online, secondo le modalità previste dal piano #eCatt. I candidati che presenteranno domanda di ammissione entro la prima scadenza (31 Luglio 2020) potranno beneficiare di una riduzione dei costi di iscrizione; sono inoltre disponibili borse di studio. Per ulteriori informazioni su programma e modalità di registrazione visita il sito web del Master.


Can virtual nature be a good substitute for the great outdoors? The science says yes.

Alice Chirico interviewed by Washington Post about the possible effects on the well-being of nature in virtual reality

“LA PSICOLOGIA CI SALVERÀ? ECCO I 5 MESTIERI DEL FUTURO CHE NON TI ASPETTI

Gaggioli Andrea interviewed about psychology and future



“Now i can see me” designing a multi-user virtual reality remote psychotherapy for body weight and shape concerns

“Now i can see me” designing a multi-user virtual reality remote psychotherapy for body weight and shape concerns

Quando la creatività riesce a migliorare benessere fisico e psichico (La Stampa)

Gaggioli Andrea interviewed about creativity and well-being

The Scientific American: Can you quantify Awe?

By Scott Barry Kaufman on October 17, 2018


Recent years have seen a growing research interest towards designing computer-assisted health interventions aiming to improve mental health services. Digital technologies are becoming common methods for diagnosis, therapy, and training. 

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